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Protesi fissa a ponte
Protesi fissa a ponte
Apparecchio rimovibile scheletrato
Apparecchio rimovibile scheletrato

Le protesi dentali sono “dispositivi medici su misura”, realizzati da un laboratorio odontotecnico su specifica indicazione medica, che consentono la sostituzione totale o parziale di uno o più elementi dentali.

Le protesi dentali si dividono in due grandi categorie: protesi fisse e protesi totalmente o parzialmente rimovibili e possono avere un supporto: dentale, implantare o misto.

Nel nostro studio le riabilitazioni protesiche sono frutto di un lavoro di équipe che si avvale delle specifiche competenze di diversi professionisti: endodonzista, parodontologo, ortodonzista, protesista, odontotecnico che si confrontano ed operano secondo procedure ampiamente discusse e condivise.A tale proposito, però, è importante specificare che tutte le procedure cliniche eseguite sul paziente in fase di preparazione, prova e consegna delle protesi sono di esclusiva competenza medica mentre all’odontotecnico compete solo la realizzazione materiale delle protesi su specifica indicazione medica. Questo non esclude che in specifiche fasi cliniche, quali la progettazione dei casi complessi, la definizione del colore e le prove estetiche, l’odontotecnico possa assistere e collaborare con l’odontoiatra sempre, però, nell’assoluto rispetto delle specifiche competenze professionali.

Tutte le protesi dentali devono essere corredate da un specifica “dichiarazione di conformità” redatta dal laboratorio odontotecnico, regolarmente iscritto e registrato presso il Ministero della Salute,  che l’ha realizzata secondo il Decreto lgs. 24 febbraio 1997, n. 46 25.01.2010, n. 37 – Recepimento Direttiva 2007/47/CE, in attuazione della Direttiva 93/42/CEE concernente i dispositivi medici. In questa dichiarazione sono elencate tutte le informazioni relative al dispositivo: descrizione, procedimento di fabbricazione, tipo di materie utilizzate e loro caratteristiche ed anche le istruzioni per un suo utilizzo sicuro.

In base a questa dichiarazione, come previsto con la Nota Esplicativa DPS del 12-6-1998 del Ministero della Salute relativa alle indicazioni e chiarimenti sull’attuazione della direttiva 93/42/CEE per quanto concerne gli adempimenti di interesse degli odontoiatri e degli odontotecnici, alla fine di qualsiasi tipo di trattamento protesico è buona norma consegnare al paziente , un fascicolo contenente le caratteristiche di progettazione e di realizzazione della protesi corredato da specifici consigli sulle norme igieniche ed i controlli necessari a garantire una lunga durata del dispositivo applicato.

PROTESI FISSE

Le protesi fisse si utilizzano per la sostituzione, totale o parziale, di elementi dentali mancanti (protesi a ponte) o con struttura molto compromessa (corone). Come supporto si possono utilizzare elementi dentali opportunamente preparati o pilastri implantari.

Gli elementi dentali devono essere esenti da lesioni cariose, inseriti in un tessuto parodontale sano e possono essere vitali (noi preferiamo eseguire le devitalizzazioni solo “di necessità”) o devitalizzati. In questo caso è generalmente necessario ricorrere ad idonei “perni-moncone” che possono essere diretti (in fibre di vetro e materiale composito) o indiretti in lega metallica o ceramica.

Presso il nostro studio tutte le preparazioni dentali vengono eseguite con l’ausilio di idonei strumenti ingrandenti e sono “protesicamente guidate” per permettere al tecnico di realizzare protesi che abbiano una grandezza sostanzialmente uguale a quella degli elementi dentali naturali, soprattutto a livello interprossimale (tra i denti adiacenti). Questo consente una fisiologica detersione salivare e permette una corretta igienizzazione domiciliare e professionale con conseguente mantenimento della salute gengivale a livello protesico.

I pilastri implantari (abutment) possono essere standard o personalizzati (customizzati) e  devono essere applicati su impianti “osteointegrati” inseriti, su osso nativo o rigenerato, con procedura protesicamente guidata (implantologia).

I pilastri standard sono generalmente metallici (titanio) mentre i pilastri customizzati possono essere realizzati in lega aurea, titanio o in ceramica integrale (ossido di zirconio) cementata su idonei supporti in titanio. Quest’ultima procedura consente di sfruttare le caratteristiche estetiche e di biocompatibilità della ceramica senza rinunciare all’affidabilità della connessione titanio-titanio tra pilastro ed impianto. Nel nostro studio vengono utilizzati esclusivamente abutment customizzati che garantiscono un carico occlusale ideale sugli impianti favorendo il mantenimento del successo implanto-protesico nel tempo (implantologia).

Le protesi a supporto dentale od implantare possono essere realizzate stratificando particolari ceramiche, che presentano caratteristiche estetiche e funzionali (durezza e resistenza all’abrasione) simili a quelle dello smalto dentale, su strutture metalliche fuse.

Le leghe dentali si dividono in “nobili”, composte da oro ed altri metalli preziosi (Palladio e Platino), e “vili” che non presentano né oro né altri metalli preziosi nella loro composizione. Tutte le leghe dentali, anche quelle nobili, sono semplicemente “biotollerate” nel cavo orale e, da un punto di vista estetico, la struttura metallica, anche se viene mascherata con un opportuno strato di “vernice” opaca simile al colore dentale, costituisce una barriera alla penetrazione della luce. Quindi, a differenza di quanto avviene nel dente naturale, in cui il colore è prevalentemente determinato dalla struttura interna (dentina), il colore della protesi è determinato solo dal sottile stato di ceramica di rivestimento e, benché esistano in commercio ceramiche dentali molto sofisticate e gli odontotecnici siano, a volte, veri ”artisti”, il risultato estetico finale non sarà mai del tutto naturale.

Per superare questi problemi sono state messe a punto particolari ceramiche a base di disilicato di litio che, con un processo di “termopressatura” (simile alla fusione metallica) consentono di realizzare faccette (odontoiatria estetica), intarsi  (conservativa) ed anche corone singole (anteriori e posteriori), con stratificazione di ceramica estetica o in forma monolitica (con colorazione di superficie), in grado di sopportare i carichi masticatori senza supporto metallico.

Esistono, inoltre, ceramiche a base di ossido di zirconio che, con metodiche CAD-CAM (digitali), consentono di ottenere strutture molto resistenti alla flessione che possono essere utilizzate per le corone singole ed anche nelle protesi  a ponte  mediante stratificazione di ceramica estetica generalmente feldspatica. Recentemente, inoltre, sono state messe a punto delle ceramiche a base di ossido di zirconio che presentano caratteristiche estetiche tali da consentirne l’uso anche in forma monolitica.

Tutte le protesi in ceramica integrale sono esteticamente molto simili ai denti naturali ma la “rivoluzione” determinata dalle ceramiche integrali non è solo estetica. Il metal-free (protesi senza l’uso di metallo) presenta, infatti, una biocompatibilità nettamente superiore a quella delle protesi a supporto metallico che determina un evidente miglioramento della salute dei tessuti parodontali periprotesici.

Nel nostro studio da molti anni viene usata routinariamente la ceramica integrale per tutte le soluzioni protesiche fisse, singole od a ponte, con supporto dentale e più recentemente la ceramica integrale viene utilizzata anche nelle protesi a supporto implantare (implantologia).

PROTESI RIMOVIBILI

Lo sviluppo dell’implantologia osteointegrata, associata all’evoluzione delle tecniche di rigenerazione ossea, ha ridotto le indicazioni all’utilizzo delle protesi rimovibili in caso di edentulia totale o parziale. Ancor oggi, però, permangono indicazioni all’utilizzo di dispositivi protesici totalmente o parzialmente rimovibili per la presenza di limiti anatomici “insormontabili”, controindicazioni sistemiche all’implantologia o rifiuto della chirurgia implantare per motivi pregiudiziali o economici.

In caso di edentulia totale, si possono utilizzare protesi totali ad esclusivo appoggio osteo-mucoso (dentiere). Nel nostro studio questi dispositivi vengono realizzati nel rispetto di rigorosi protocolli operativi utilizzando materiali (resina ed elementi dentali protesici) di altissima qualità. Se correttamente utilizzati, igienizzati e “ribasati” periodicamente (per mantenere un corretto contatto con il supporto osteo-mucoso) questi apparecchi costituiscono ancor oggi un prezioso ausilio estetico-funzionale anche se possono presentare problematiche di stabilità, soprattutto a livello dell’arcata inferiore.

Questi problemi possono essere risolti ricorrendo ad un supporto implantare realizzando protesi denominate “overdenture” che, a fronte di un impegno economico molto più limitato rispetto a quello delle protesi fisse su impianti, garantiscono un’estetica ed una stabilità eccellenti con significativa riduzione dell’ingombro orale soprattutto a livello dell’arcata superiore (eliminazione del “palato”). L’accoppiamento tra i pilasti implantari (abutment) e la protesi rimovibile può essere ottenuto con connessione telescopica o mediante appositi componenti implantari a pallina o a disco (locator). Queste protesi sono facilmente igienizzazabili a livello domiciliare e sono agevolmente “riconvertibili” in quanto permettono l’eventuale sostituzione di un pilastro con la semplice modifica della struttura protesica rimovibile.

In caso di edentulia parziale si possono realizzare protesi ad appoggio misto dento-parodontale senza preparazioni dentali. Questi dispositivi, denominati “apparecchi scheletrati”, presentano una parte metallica interna che serve da supporto ad una componente resinosa di colore rosa (simile a quello della gengiva) su cui vengono alloggiati gli elementi dentali mancanti. La connessione ai denti residui avviene medianti appositi ganci che possono essere metallici o estetici (in resina acetalica). Nel nostro studio anche questi apparecchi vengono realizzati seguendo rigorosi protocolli clinico-tecnici ed utilizzando materiali di prima qualità. Questo comporta un sufficiente risultato estetico con una buona validità funzionale e considerevole durata, sempre in presenza di un corretto utilizzo con periodici controlli ed eventuali ribasature.

In caso di edentulia parziale si possono realizzare anche protesi parzialmente fisse e parzialmente rimovibili (cosiddette “protesi combinate”). In questo caso, per la ritenzione della componente rimovibile, non si utilizzano ganci ma attacchi invisibili sostenuti da corone protesiche applicate a tutti od alcuni dei denti residui. La parete interna, non visibile, delle corone protesiche fisse, inoltre, viene fresata in modo da poter alloggiare appositi braccetti controfresati della parte rimovibile della protesi. Questo accoppiamento aumenta la ritenzione e la stabilità della componente mobile della protesi e contribuisce a contrastare l’affondamento delle selle edentule (caso clinico 9). Anche nelle protesi combinate la parte rimovibile deve essere correttamente igienizzata e periodicamente ribasata ma queste protesi permettono un risultato estetico-funzionale e una durata nettamente superiori a quelle degli apparecchi scheletrati.

Quando i pilastri dentali residui sono in numero insufficiente o distribuiti in maniera sfavorevole alla realizzazione di una protesi combinata si possono realizzare protesi rimovibili tipo “overdenture” simili a quelle utilizzate con supporto implantare. Anche questi apparecchi necessitano, però, di un’idonea distribuzione dei pilastri e sfruttano una ritenzione “conometrica” tra corone metalliche cementate sui pilastri dentali e controparti metalliche alloggiate sulla protesi mobile. Come le protesi a supporto implantare, questi dispositivi forniscono un’estetica e una funzione eccellenti e, se correttamente utilizzati, igienizzati e periodicamente ribasati, garantiscono un’ottima aspettativa di durata anche perché l’eventuale perdita di pilastri dentali nel tempo può essere compensata con l’utilizzo di pilastri implantari. Infine, si possono realizzare anche “overdenture” parziali a supporto implantare con connessione mediante “locator” che consentono di ristabilire una corretta funzione masticatoria con un’estetica eccellente senza dover protesizzare gli elementi dentali residui.

Studio Dentistico Nezzo - Protesi dentale
Apparecchio rimovibile scheletrato
Apparecchio rimovibile scheletrato

Le protesi dentali sono “dispositivi medici su misura”, realizzati da un laboratorio odontotecnico su specifica indicazione medica, che consentono la sostituzione totale o parziale di uno o più elementi dentali.

Le protesi dentali si dividono in due grandi categorie: protesi fisse e protesi totalmente o parzialmente rimovibili e possono avere un supporto: dentale, implantare o misto.

Nel nostro studio le riabilitazioni protesiche sono frutto di un lavoro di équipe che si avvale delle specifiche competenze di diversi professionisti: endodonzista, parodontologo, ortodonzista, protesista, odontotecnico che si confrontano ed operano secondo procedure ampiamente discusse e condivise.A tale proposito, però, è importante specificare che tutte le procedure cliniche eseguite sul paziente in fase di preparazione, prova e consegna delle protesi sono di esclusiva competenza medica mentre all’odontotecnico compete solo la realizzazione materiale delle protesi su specifica indicazione medica. Questo non esclude che in specifiche fasi cliniche, quali la progettazione dei casi complessi, la definizione del colore e le prove estetiche, l’odontotecnico possa assistere e collaborare con l’odontoiatra sempre, però, nell’assoluto rispetto delle specifiche competenze professionali.

Tutte le protesi dentali devono essere corredate da un specifica “dichiarazione di conformità” redatta dal laboratorio odontotecnico, regolarmente iscritto e registrato presso il Ministero della Salute,  che l’ha realizzata secondo il Decreto lgs. 24 febbraio 1997, n. 46 25.01.2010, n. 37 – Recepimento Direttiva 2007/47/CE, in attuazione della Direttiva 93/42/CEE concernente i dispositivi medici. In questa dichiarazione sono elencate tutte le informazioni relative al dispositivo: descrizione, procedimento di fabbricazione, tipo di materie utilizzate e loro caratteristiche ed anche le istruzioni per un suo utilizzo sicuro.

In base a questa dichiarazione, come previsto con la Nota Esplicativa DPS del 12-6-1998 del Ministero della Salute relativa alle indicazioni e chiarimenti sull’attuazione della direttiva 93/42/CEE per quanto concerne gli adempimenti di interesse degli odontoiatri e degli odontotecnici, alla fine di qualsiasi tipo di trattamento protesico è buona norma consegnare al paziente , un fascicolo contenente le caratteristiche di progettazione e di realizzazione della protesi corredato da specifici consigli sulle norme igieniche ed i controlli necessari a garantire una lunga durata del dispositivo applicato.

PROTESI FISSE

Le protesi fisse si utilizzano per la sostituzione, totale o parziale, di elementi dentali mancanti (protesi a ponte) o con struttura molto compromessa (corone). Come supporto si possono utilizzare elementi dentali opportunamente preparati o pilastri implantari.

Gli elementi dentali devono essere esenti da lesioni cariose, inseriti in un tessuto parodontale sano e possono essere vitali (noi preferiamo eseguire le devitalizzazioni solo “di necessità”) o devitalizzati. In questo caso è generalmente necessario ricorrere ad idonei “perni-moncone” che possono essere diretti (in fibre di vetro e materiale composito) o indiretti in lega metallica o ceramica.

Presso il nostro studio tutte le preparazioni dentali vengono eseguite con l’ausilio di idonei strumenti ingrandenti e sono “protesicamente guidate” per permettere al tecnico di realizzare protesi che abbiano una grandezza sostanzialmente uguale a quella degli elementi dentali naturali, soprattutto a livello interprossimale (tra i denti adiacenti). Questo consente una fisiologica detersione salivare e permette una corretta igienizzazione domiciliare e professionale con conseguente mantenimento della salute gengivale a livello protesico.

I pilastri implantari (abutment) possono essere standard o personalizzati (customizzati) e  devono essere applicati su impianti “osteointegrati” inseriti, su osso nativo o rigenerato, con procedura protesicamente guidata (implantologia).

I pilastri standard sono generalmente metallici (titanio) mentre i pilastri customizzati possono essere realizzati in lega aurea, titanio o in ceramica integrale (ossido di zirconio) cementata su idonei supporti in titanio. Quest’ultima procedura consente di sfruttare le caratteristiche estetiche e di biocompatibilità della ceramica senza rinunciare all’affidabilità della connessione titanio-titanio tra pilastro ed impianto. Nel nostro studio vengono utilizzati esclusivamente abutment customizzati che garantiscono un carico occlusale ideale sugli impianti favorendo il mantenimento del successo implanto-protesico nel tempo (implantologia).

Le protesi a supporto dentale od implantare possono essere realizzate stratificando particolari ceramiche, che presentano caratteristiche estetiche e funzionali (durezza e resistenza all’abrasione) simili a quelle dello smalto dentale, su strutture metalliche fuse.

Le leghe dentali si dividono in “nobili”, composte da oro ed altri metalli preziosi (Palladio e Platino), e “vili” che non presentano né oro né altri metalli preziosi nella loro composizione. Tutte le leghe dentali, anche quelle nobili, sono semplicemente “biotollerate” nel cavo orale e, da un punto di vista estetico, la struttura metallica, anche se viene mascherata con un opportuno strato di “vernice” opaca simile al colore dentale, costituisce una barriera alla penetrazione della luce. Quindi, a differenza di quanto avviene nel dente naturale, in cui il colore è prevalentemente determinato dalla struttura interna (dentina), il colore della protesi è determinato solo dal sottile stato di ceramica di rivestimento e, benché esistano in commercio ceramiche dentali molto sofisticate e gli odontotecnici siano, a volte, veri ”artisti”, il risultato estetico finale non sarà mai del tutto naturale.

Per superare questi problemi sono state messe a punto particolari ceramiche a base di disilicato di litio che, con un processo di “termopressatura” (simile alla fusione metallica) consentono di realizzare faccette (odontoiatria estetica), intarsi  (conservativa) ed anche corone singole (anteriori e posteriori), con stratificazione di ceramica estetica o in forma monolitica (con colorazione di superficie), in grado di sopportare i carichi masticatori senza supporto metallico.

Esistono, inoltre, ceramiche a base di ossido di zirconio che, con metodiche CAD-CAM (digitali), consentono di ottenere strutture molto resistenti alla flessione che possono essere utilizzate per le corone singole ed anche nelle protesi  a ponte  mediante stratificazione di ceramica estetica generalmente feldspatica. Recentemente, inoltre, sono state messe a punto delle ceramiche a base di ossido di zirconio che presentano caratteristiche estetiche tali da consentirne l’uso anche in forma monolitica.

Tutte le protesi in ceramica integrale sono esteticamente molto simili ai denti naturali ma la “rivoluzione” determinata dalle ceramiche integrali non è solo estetica. Il metal-free (protesi senza l’uso di metallo) presenta, infatti, una biocompatibilità nettamente superiore a quella delle protesi a supporto metallico che determina un evidente miglioramento della salute dei tessuti parodontali periprotesici.

Nel nostro studio da molti anni viene usata routinariamente la ceramica integrale per tutte le soluzioni protesiche fisse, singole od a ponte, con supporto dentale e più recentemente la ceramica integrale viene utilizzata anche nelle protesi a supporto implantare (implantologia).

PROTESI RIMOVIBILI

Lo sviluppo dell’implantologia osteointegrata, associata all’evoluzione delle tecniche di rigenerazione ossea, ha ridotto le indicazioni all’utilizzo delle protesi rimovibili in caso di edentulia totale o parziale. Ancor oggi, però, permangono indicazioni all’utilizzo di dispositivi protesici totalmente o parzialmente rimovibili per la presenza di limiti anatomici “insormontabili”, controindicazioni sistemiche all’implantologia o rifiuto della chirurgia implantare per motivi pregiudiziali o economici.

In caso di edentulia totale, si possono utilizzare protesi totali ad esclusivo appoggio osteo-mucoso (dentiere). Nel nostro studio questi dispositivi vengono realizzati nel rispetto di rigorosi protocolli operativi utilizzando materiali (resina ed elementi dentali protesici) di altissima qualità. Se correttamente utilizzati, igienizzati e “ribasati” periodicamente (per mantenere un corretto contatto con il supporto osteo-mucoso) questi apparecchi costituiscono ancor oggi un prezioso ausilio estetico-funzionale anche se possono presentare problematiche di stabilità, soprattutto a livello dell’arcata inferiore.

Questi problemi possono essere risolti ricorrendo ad un supporto implantare realizzando protesi denominate “overdenture” che, a fronte di un impegno economico molto più limitato rispetto a quello delle protesi fisse su impianti, garantiscono un’estetica ed una stabilità eccellenti con significativa riduzione dell’ingombro orale soprattutto a livello dell’arcata superiore (eliminazione del “palato”). L’accoppiamento tra i pilasti implantari (abutment) e la protesi rimovibile può essere ottenuto con connessione telescopica o mediante appositi componenti implantari a pallina o a disco (locator). Queste protesi sono facilmente igienizzazabili a livello domiciliare e sono agevolmente “riconvertibili” in quanto permettono l’eventuale sostituzione di un pilastro con la semplice modifica della struttura protesica rimovibile.

In caso di edentulia parziale si possono realizzare protesi ad appoggio misto dento-parodontale senza preparazioni dentali. Questi dispositivi, denominati “apparecchi scheletrati”, presentano una parte metallica interna che serve da supporto ad una componente resinosa di colore rosa (simile a quello della gengiva) su cui vengono alloggiati gli elementi dentali mancanti. La connessione ai denti residui avviene medianti appositi ganci che possono essere metallici o estetici (in resina acetalica). Nel nostro studio anche questi apparecchi vengono realizzati seguendo rigorosi protocolli clinico-tecnici ed utilizzando materiali di prima qualità. Questo comporta un sufficiente risultato estetico con una buona validità funzionale e considerevole durata, sempre in presenza di un corretto utilizzo con periodici controlli ed eventuali ribasature.

In caso di edentulia parziale si possono realizzare anche protesi parzialmente fisse e parzialmente rimovibili (cosiddette “protesi combinate”). In questo caso, per la ritenzione della componente rimovibile, non si utilizzano ganci ma attacchi invisibili sostenuti da corone protesiche applicate a tutti od alcuni dei denti residui. La parete interna, non visibile, delle corone protesiche fisse, inoltre, viene fresata in modo da poter alloggiare appositi braccetti controfresati della parte rimovibile della protesi. Questo accoppiamento aumenta la ritenzione e la stabilità della componente mobile della protesi e contribuisce a contrastare l’affondamento delle selle edentule (caso clinico 9). Anche nelle protesi combinate la parte rimovibile deve essere correttamente igienizzata e periodicamente ribasata ma queste protesi permettono un risultato estetico-funzionale e una durata nettamente superiori a quelle degli apparecchi scheletrati.

Quando i pilastri dentali residui sono in numero insufficiente o distribuiti in maniera sfavorevole alla realizzazione di una protesi combinata si possono realizzare protesi rimovibili tipo “overdenture” simili a quelle utilizzate con supporto implantare. Anche questi apparecchi necessitano, però, di un’idonea distribuzione dei pilastri e sfruttano una ritenzione “conometrica” tra corone metalliche cementate sui pilastri dentali e controparti metalliche alloggiate sulla protesi mobile. Come le protesi a supporto implantare, questi dispositivi forniscono un’estetica e una funzione eccellenti e, se correttamente utilizzati, igienizzati e periodicamente ribasati, garantiscono un’ottima aspettativa di durata anche perché l’eventuale perdita di pilastri dentali nel tempo può essere compensata con l’utilizzo di pilastri implantari. Infine, si possono realizzare anche “overdenture” parziali a supporto implantare con connessione mediante “locator” che consentono di ristabilire una corretta funzione masticatoria con un’estetica eccellente senza dover protesizzare gli elementi dentali residui.

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